Le tecniche di rottura
Spesso mi sono sentito chiedere … |
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Spesso mi sono sentito chiedere perché noi facciamo tecniche di rottura, sapendo che c’è la possibilità di farsi male e di ferirsi come talvolta succede.Rispondo, prima di tutto, che chi vuole conoscersi davvero non deve solo ricercare il piacere ma anche il dispiacere, perché la vita è fatta di entrambi.
Quando stiamo per eseguire una tecnica di rottura, durante la preparazione mentale quello che ci spinge è un’emozione, che può essere chiamata ansia, paura, adrenalina o semplicemente sfida. Ma quando arriva il momento in cui carichi e decidi di far partire il colpo e soprattutto prima dell’impatto, è un attimo in cui succede tutto e niente, in cui non sai nulla di quello che avviene attorno: questo momento è l’”inconscio”, ed è l’unico momento in cui noi facciamo davvero Taekwondo. |
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Tutto il resto, gli allenamenti, la preparazione atletica, la tecnica, convergono tutti in questo millesimo di secondo.
Come un pittore che quando dipinge è immerso nell’inconscio e non conosce il risultato della sua opera prima che essa sia finita ma si lascia trasportare dall’ispirazione, così anche per noi che facciamo Takewondo l’attimo prima dell’impatto è un momento di distacco, perché non sappiamo se la rottura andrà a buon fine o no, né sappiamo se ci faremo male, ma siamo totalmente assorbiti da questa sensazione di sospensione. È per questo che il Taekwondo non è solo uno sport, ma soprattutto un’arte. Spesso viene interpretato come una disciplina violenta, che può influire negativamente sulle persone. |
Ognuno di noi ha bisogno di un momento di distacco da tutto e da tutti, e noi questo attimo lo troviamo nel Taekwondo, perché questo breve momento di inconscio è il vero nocciolo di ciò che facciamo.
Qual è dunque la risposta a coloro che ci chiedono perché lo facciamo?
Non può esserci una risposta, come non si può chiedere a un pittore perché dipinge in un modo piuttosto che in un altro.
La sensazione che si prova in quell’unico attimo è indescrivibile, non ha una motivazione.
La mia vita si è composta di piacere e dispiacere, e mi riconosco in entrambi i sapori.